Un escape movie dal punto di vista del cattivo. All’attesissimo concerto di una superstar c’è un ospite d’eccezione: un serial killer. Riuscirà a far godere il concerto alla amata figlia e scappare dalla trappola che gli ha teso la polizia?
Anche una festa come un concerto può nascondere insidie: in America purtroppo lo sanno bene, con la ferita della strage di Las Vegas del 2017 ancora viva.
È proprio dalla paura dei grandi eventi che M. Night Shyalaman ha preso spunto per il suo nuovo thriller: in Trap è però un serial killer a essere in pericolo. Un ribaltamento che rende subito godibile il film, mettendo il pubblico al sicuro nel ruolo del cacciatore: è l’assassino a dover sfuggire alla stretta della Polizia. Le forze dell’ordine sanno che l’omicida seriale conosciuto come il “Macellaio” è al concerto… ma non sanno chi è.
Il tono del film è ammorbidito dalla presenza della figlia del killer, fan sfegatata della star e inconsapevole dei crimini del padre: il Macellaio dovrà fuggire senza insospettire la figlia, che ha amorevolmente accompagnato al concerto della sua cantante preferita. Cuore di babbo.
Il film nonostante parli di un assassino in libertà non vuole mai prendersi sul serio, sino al finale a sorpresa: un classico del regista indoamericano, che ci regala un’ora e mezzo di divertimento a caccia di un killer.
Quando ha scritto Trap Shyalaman non poteva immaginare che l’uscita del film sarebbe coincisa con l’annullamento per allarme terrorismo di una tappa del concerto dell’anno: l’Eras Tour di Taylor Swift. La cancellazione delle date di Vienna ha sventato la minaccia e ha suscitato clamore in tutto il mondo, giovando al botteghino del film.
Claudio F. Benedetti
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