SCEGLIERE UN FILM

Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo


TITOLO ORIGINALE: Freakier Friday
REGISTA: Nisha Ganatra
SCENEGGIATORE: Jordan Weiss, Elyse Hollander
PAESE: USA
ANNO: 2025
DURATA: 110'
ATTORI: Jamie Lee Curtis, Lindsay Lohan, Julia Butters, Sophia Hammons, Manny Jacinto, Chad Michael Murray
SCENE SENSIBILI: Nessuna
1 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 5

Anna, ex musicista oggi manager di successo, vive a Los Angeles con la figlia adolescente Harper e l’aiuto della madre Tess. Quando Anna si innamora di Eric, padre della compagna di scuola di Harper, le due ragazze, diversissime tra loro, si ritrovano costrette a convivere e a prepararsi a una nuova famiglia allargata. Ma un incontro con una misteriosa cartomante e un improvviso scambio di corpi tra madri e figlie sconvolge ogni equilibrio.

 

A vent’anni dal cult che fece ridere e riflettere un’intera generazione, Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo torna a giocare con i corpi, le età e le emozioni, aggiornando il mito dello scambio madre-figlia ai tempi di smartphone e famiglie allargate. Un’operazione a metà tra sequel e omaggio, che riesce a catturare lo spirito dell’originale e a rivestirlo di sensibilità contemporanea.

Anna Coleman è diventata un’affermata manager musicale, ha una figlia adolescente, Harper, e sua madre Tess, ora nonna e psicoterapeuta. La vita di Harper viene sconvolta dall’arrivo a scuola di Lily Reyes, sua completa opposta, con cui scatena un incidente durante la lezione di chimica. La conseguente convocazione a scuola fa incontrare Anna con Eric, padre di Lily, e tra i due scatta l’amore.

Sei mesi dopo, Anna ed Eric annunciano il matrimonio e il trasferimento a Londra, scatenando il disappunto di Harper, legata a Los Angeles e al surf, e di Lily, che a Londra ha lasciato i ricordi della madre defunta.

Durante l’addio al nubilato, le quattro si sottopongono alla lettura della cartomante Madame Jen. Il giorno dopo, un misterioso evento scatena uno scambio di corpi: Anna e Tess si ritrovano rispettivamente nei corpi di Lily e Harper, mentre Harper e Lily in quelli di Tess e della madre Anna.

 

Nonni, madri e figli

La sceneggiatura coglie il cuore del pubblico di riferimento: chi è cresciuto con il film del 2003, Quel pazzo venerdì (Freak Friday diretto da Mark Waters) ritrova qui i codici del proprio immaginario, ma filtrati da una nuova consapevolezza: le dinamiche familiari sono cambiate e perciò si amplia lo sguardo generazionale: non più solo madri e figlie, ma nonne, nipoti e nuove famiglie composite, in un ritratto che intreccia i linguaggi e le fragilità di boomer, millennial e Generazione Z. È qui che il film trova il suo respiro più autentico e universale.

A reggere il gioco Jamie Lee Curtis (Tess) e Lindsay Lohan (Anna), affiatate e (auto)ironiche, capaci di far convivere nostalgia e modernità. Curtis, in particolare, ha un particolare carisma capace di sfidare gli stereotipi legati all’età, mentre la regia esalta il contrasto fisico e simbolico tra adolescenza e maturità, rendendo ogni scambio di corpo un piccolo esercizio di empatia.

 

Humour e dolcezza in un ritmo rallentato

L’ambizione, però, non sempre trova un equilibrio perfetto. La trama, seppur divertente, ripropone schemi già noti, e il moltiplicarsi dei body swap rischia a tratti di confondere e rallentare il ritmo. Le giovani interpreti Harper e Lily meritavano maggiore spazio: le loro sottotrame restano in superficie, quasi sacrificate al carisma delle protagoniste adulte. Anche il ritorno di Chad Michael Murray (Jake, il primo fidanzato di Anne), gradito omaggio per i fan, appare più come strizzata d’occhio nostalgica che come elemento organico della storia.

Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo non reinventa la formula, ma la rinnova con intelligenza, restituendo al pubblico una commedia che parla di identità, generazioni e accettazione di sé con humour e tenerezza.

Un film che non punta alla rivoluzione, ma a riconnettere passato e presente con sincerità. E a volte, al cinema, questo basta per farci sentire di nuovo a casa.

 

Emanuela Genovese

Tag: , ,