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Amici come prima


TITOLO ORIGINALE: Amici come prima
REGISTA: Christian De Sica
SCENEGGIATORE: Alessandro Bardani, Fausto Brizzi, Christian De Sica, Edoardo Maria Falcone, Marco Martani
PAESE: Italia
ANNO: 2018
DURATA: 85'
ATTORI: Christian De Sica, Massimo Boldi, Regina Orioli, Mau- rizio Casagrande, Lunetta Savino
SCENE SENSIBILI: nudi femminili, lin- guaggio a tratti volgare
1 vote, average: 2,00 out of 51 vote, average: 2,00 out of 51 vote, average: 2,00 out of 51 vote, average: 2,00 out of 51 vote, average: 2,00 out of 5

Cesare Proietti (Christian De Sica) è direttore di un hotel di lusso milanese. Nonostante parli undici lingue e vanti un’inestimabile esperienza, di punto in bianco viene licenziato da Luciana, figlia del proprietario Massimo Colombo (Massimo Boldi), inguaribile amante delle donne che accetta di farsi passare per mentalmente instabile. L’improvvisa decisione dipende dall’ingresso di un gruppo cinese nella gestione dell’hotel per cui è indispensabile ottimizzare le risorse. Cesare è professionalmente troppo vecchio per trovare un altro impiego e questa nuova condizione lo pone di fronte alla necessità di fingere davanti alla famiglia che nulla sia cambiato. Anche perché sia Carla, la dolce consorte, sia Matteo, il figlio musicista, sono una macchina succhia soldi. Cesare accetta a malincuore un rimedio estremo. Gli giunge voce che l’ex datrice di lavoro Luciana sia in cerca dell’ennesima badante da affiancare al padre Massimo, che, a suon di pacche e mani lunghe sulle giovani signore che gli fanno compagnia, le ha fatte scappare tutte. Cesare accetta la sfida e si presenta alla porta dei magnati Colombo travestito da Linda. Alta, bionda, elegante, Linda conquista la fiducia di Luciana e il cuore di Massimo, fino a quando gli eventi si attorcigliano al punto da far crollare ogni finzione. Intanto Massimo ha finalmente capito il diabolico piano della figlia, che vuole far interdire il padre per ereditare ogni fortuna. Cesare e Massimo, che nel frattempo hanno stretto amicizia, diventano solidali e trovano un nuovo modo, tutto loro, di vivere liberi da ogni finzione.

L’amara malinconia della finzione

Boldi e De Sica festeggiano la ritrovata collaborazione cinematografica con un cinepanettone che nel tono e in alcuni risvolti si discosta dai soliti stilemi a cui il pubblico è abituato. Il fil rouge rispetto alle trascorse pellicole, sia di coppia sia individuali, resta sicuramente l’eloquio, in alcune occasioni, volgare, basato su equivoci e doppi sensi, e la mercificazione del corpo femminile. In questo caso ricorrono immagini di corpi poco vestiti e ammiccanti o che mostrano nudità esplicite.

La trama, semplice e spesso scontata, cambia marcia rispetto al passato dei due attori e sembra allinearsi anche nel tono e non solo nella narrazione alle età non più giovanissime di Boldi e De Sica. Il tema di tutto il film è la finzione, che si accompagna a una certa amara malinconia, declinata da ciascun personaggio in base alle proprie caratteristiche. In primis Cesare, schiavo di una moglie superficiale, amante della bella vita, legata alla sola apparenza e ai soldi: Cesare attua la finzione accettando una vera e propria trasformazione fisica grazie alla quale veste i panni della bellissima Linda e, paradossalmente, è più sincero il rapporto che crea con Massimo di quello che per una vita intera ha avuto con sua moglie. Anche Massimo finge. Accetta di sembrare mental- mente instabile, quando invece non solo non lo è, ma è talmente lucido da attuare un invincibile piano che gli donerà nuovo slancio. Infine ci sono Matteo, il figlio di Cesare, che è omosessuale ma non si decide a dichiararlo, e Luciana, la figlia di Massimo, l’unica che sembra esattamente quello che è: una iena.
Nel gioco tra finzione e realtà non sappiamo quale delle due abbia la meglio. Da una parte il rapporto tra Cesare e il figlio si scioglie proprio grazie al coraggio che Cesare ha dimostrato nel travestirsi. Dall’altra la verità sembra essere crudele: il cuore spietato e per nulla animato da amore filiale di Luciana.
Quel che è certo è che anche questo cinepanettone ha giocato con lo spettatore e ha provato a farlo divertire.

Scegliere un filim 2019

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