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Finale a sorpresa - Official Competition

Finale a sorpresa – Official Competition


TITOLO ORIGINALE: Competencia Oficial
REGISTA: Mariano Cohn e Gastòn Duprat
SCENEGGIATORE: Mariano Cohn, Gastòn Duprat e Andrés Duprat
PAESE: Spagna
ANNO: 2022
DURATA: 114'
ATTORI: Penélope Cruz, Antonio Banderas, Oscar Martinez
SCENE SENSIBILI: una scena di nudo e una scena sensuale
1 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 5

Un miliardario compie ottant’anni e sente di volere lasciare un segno prima di morire. Così ingaggia i volti più noti del cinema spagnolo per produrre un film davvero memorabile.
È così che la acclamata regista Lola Cuevas, la star internazionale Félix Rivero e il maestro impegnato Ivàn Torres si ritrovano a provare il copione insieme, affrontando i rispettivi ego, vizi e bassezze.

Una commedia impegnata

Sembra un ossimoro, ma Finale a Sorpresa è proprio questo. E non solo per la trama e i personaggi, che sono una chiara parodia del mondo del cinema: ce n’è per tutti, dai capricci della star che mangia solo macrobiotico a quelli del Maestro che viaggia solo in economica e ci tiene a ribadirlo. Penelope Cruz poi è irresistibile nella parte della regista che crea senza sapere bene perché e cosa, infantile in ogni suo atteggiamento, dalla stesura del copione che ricorda il decoupage di un diario delle elementari agli “esercizi” imposti ai due poveri attori che sembrano più gli scherzi di una ragazzina pestifera.
Finale a sorpresa, tuttavia, non è una commedia impegnata solo in quanto parodia di tutto ciò che è sacro ai professionisti dello spettacolo, ma anche nella direzione della fotografia: è proprio bello da vedere, seppure ai limiti del manieristico in alcune scelte. L’impressione finale comunque è che i registi siano riusciti nell’intento di ridere del loro mondo utilizzandone i migliori strumenti, come se Mel Brooks avesse girato Frankestein Junior con la camera di John Alcott, il direttore della fotografia di tanti film di Kubrick.

Un bel gioco dura poco

Ma a differenza di Frankestein Junior, Finale a sorpresa ha la pecca di… non finire mai. Come tante parodie che non si legano a un titolo ben preciso, finisce col parodiare se stesso all’infinito: gli sceneggiatori hanno il merito di non tramutare le scene in sketch, ma dopo aver presentato e dissacrato i protagonisti del film la comicità si ripete fino a dover ricorrere alla volgarità più becera per riaccendersi. Il che non è un problema in sé, senonché scopre il velo ad una trama che ha proprio bisogno del finale a sorpresa per informare gli spettatori che il film sta effettivamente finendo. Per essere sicuri, il film ne propone ben tre di finali, generando la domanda in effetti espressa dagli stessi autori sul (vero) finale: “Quando finisce un film?”. Viene da rispondere: quando la trama non ha più niente da dire.

Claudio F. Benedetti

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