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Grazie ragazzi


TITOLO ORIGINALE: Grazie ragazzi
REGISTA: Riccardo Milani
SCENEGGIATORE: Riccardo Milani e Michele Astori
PAESE: Italia
ANNO: 2023
DURATA: 127'
ATTORI: Antonio Albanese, Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Giacomo Ferrara, Giorgio Montanini e Andrea Lattanzi
SCENE SENSIBILI: alcuni brevissimi dialoghi a sfondo sessuale
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Antonio Cerami lavora doppiando film porno. La sua carriera da attore teatrale non è decollata, ma un giorno, il suo compagno di scena Michele, che gestisce un teatro a Roma, gli propone un piccolo lavoro: gestire un laboratorio teatrale di poche ore in un carcere di Velletri. La direttrice dell’istituto penitenziario sembra interessata solo a soddisfare le esigenze del Ministero che ha finanziato il progetto ma i carcerati, inaspettatamente, rispondono e Antonio si entusiasma rilanciando un nuovo progetto.

La storia è semplice, normale, vera. Antonio Cerami (un bravissimo Antonio Albanese) conduce una vita solitaria. Doppia film porno solo per mantenersi, ha una figlia che lavora in America, vive in una casa posizionata a pochi chilometri dall’aeroporto di Ciampino. Nel passato Antonio è stato un attore teatrale che ha iniziato a cavalcare il palcoscenico con Michele (Fabrizio Bentivoglio) che, invece, ne ha fatto di carriera e ora gestisce un teatro a Roma. Sarà proprio lui ad offrirgli quella che chiama, inconsapevolmente, “un’opportunità”: ideare un laboratorio teatrale di poche ore per un gruppo di carcerati di Velletri.
Alla prima lezione si presentano solo tre detenuti nella sala adibita al teatro: Antonio li prepara ad un mini spettacolo teatrale con il benestare della direttrice del carcere (Sonia Bergamasco) contenta di poter trasformare in realtà il finanziamento pubblico ottenuto dal Ministero.

Non solo un remake

Il laboratorio di teatro in carcere ha creato storie di redenzione in tutta Europa che hanno ispirato libri e film, di qualsiasi genere.
Non è un‘idea originale quella di Grazie ragazzi: Riccardo Milani, regista di commedie popolari, fra cui Come un gatto in tangenziale, ha voluto realizzare un remake italiano di Un triomphe di Emmanuel Courco (in concorso al Festival di Cannes nel 2020), a sua volta liberamente ispirato alla vera storia di detenuti svedesi avvenuta negli anni Ottanta.
Ma Grazie ragazzi non è semplicemente un remake: sono diverse le sfumature create dal regista Riccardo Milani insieme allo sceneggiatore Michele Astori.
Sfumature costruite una per una e disegnate sul protagonista Antonio Albanese e su detenuti teatranti interpretati da Giacomo Ferrara (Aziz), Vinicio Marchioni (Diego), Giorgio Montanini (Mignolo), Andrea Lattanzi (Damiano), Bogdan Iordachioiu (Radu) e Gerhard Koloneci (Christian).

Commedie per tutti

Grazie ragazzi è quindi una brillante commedia corale, sul senso dell’attesa e sul teatro che, metaforicamente, rivela l’animo umano: la scelta di portare in scena Aspettando Godot di Samuel Beckett si rivela semplice e complessa allo stesso tempo.
Grazie ragazzi è anche una storia sul mestiere dell’attore, sul talento nascosto e sulle capacità che genera in persone che hanno un peso dentro il cuore, fuori o dentro il carcere.
La storia d’amore potrebbe essere dietro l’angolo, ma invece è accennata, sfiorata. Si ride, si sorride, ci si commuove: certo la durata del film (oltre le due ore) potrebbe spaventare ma la storia merita tempo e farla terminare prima avrebbe potuto soffocare il compimento del film che, rispetto all’originale francese, ha un finale realista, forte e decisamente riluttante alla retorica.

Emanuela Genovese

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