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Guardiani della Galassia Vol.3


TITOLO ORIGINALE: Guardians of the Galaxy Vol. 3
REGISTA: James Gunn
SCENEGGIATORE: James Gunn
PAESE: USA, Canada
ANNO: 2023
DURATA: 150'
ATTORI: Zoe Saldana, Chris Pratt, Bradley Cooper, Dave Bautista e Vin Diesel
SCENE SENSIBILI: violenza nei limiti del genere, turpiloquio
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I Guardiani della Galassia si sono riuniti dopo le vicende di Avengers: Endgame. Tutti, tranne Gamora. Peter Quill è ancora alla ricerca del suo vecchio amore quando una nuova minaccia si abbatte sui Guardiani: il tirannico Alto Evoluzionario è sulle tracce di Rocket Raccoon, che si rivela essere uno dei suoi primi crudeli esperimenti genetici…

Lacrime ed esplosioni

La trilogia dei Guardiani della Galassia si conclude con un film che esprime al massimo gli elementi che hanno fatto la fortuna di questa saga, nata quasi in sordina nel 2014 con il primo capitolo.
Allora i Guardiani erano pressoché sconosciuti al grande pubblico: i cinque componenti originari – Peter Quill alias Star Lord, il procione parlante Rocket, l’enorme albero antropomorfo Groot, il guerriero Drax e la figlia di Thanos, Gamora – erano familiari solo agli appassionati di fumetti Marvel.
Quasi dieci anni dopo, lo stesso pubblico si ritrova a piangere nel dare addio a questi eroi e ai compagni incontrati durante le loro avventure. Il merito è dei temi affrontati nel corso della trilogia e nelle varie partecipazioni dei Guardiani negli altri film Marvel: i valori dell’amicizia, della famiglia, del sacrificio e dell’amore hanno reso epici gli eroi protagonisti, ciascuno con la sua personale vicenda umana – o aliena.
Questo terzo capitolo è incentrato su quella di Rocket, del quale si scopre il passato di cavia cresciuta tra le torture negli esperimenti dello spietato Alto Evoluzionario, alla ricerca della specie perfetta. Ma non manca come sempre la crescita degli altri personaggi, ciascuno con il proprio arco di trasformazione: ognuno di essi si risolve in un finale commovente, ma anche soddisfacente per la sua coerenza narrativa.
Non mancano anche le risate e i momenti di azione e nonsense che hanno creato quello stile copiato ormai da tutti i cinecomic, purtroppo raramente con i risultati della trilogia di James Gunn.

L’ultimo ballo

Quando Kevin Feige, il produttore responsabile del Marvel Cinematic Universe, affidò a James Gunn la regia del primo capitolo dei Guardiani della Galassia, il regista era conosciuto per film horror e demenziali. Mai scelta fu più saggia: il film, che doveva annunciare la minaccia di Thanos – poi antagonista principale dei successivi film degli Avengers – e permettere al pubblico di familiarizzare con l’ambientazione spaziale, grazie al suo stile portato da Gunn, colorato, irriverente ma al tempo stesso caldo ed emotivo, divenne il pretesto per lanciare i Guardiani tra gli eroi più amati dai fan dei film Marvel.
Non è un caso che James Gunn, dopo aver chiuso il cerchio dei Guardiani della Galassia concludendone la trilogia, è stato chiamato dalla DC Studios come direttore creativo per rilanciare i film della casa rivale della Marvel.

Claudio F. Benedetti

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