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House of Gucci


TITOLO ORIGINALE: House of Gucci
REGISTA: Ridley Scott
SCENEGGIATORE: Becky Johnston e Roberto Bentivegna
PAESE: USA
ANNO: 2021
DURATA: 160'
ATTORI: Adam Driver, Lady Gaga, Jeremy Irons, Camille Cottel, Al Pacino, Jared Leto, Salma Hayek, Vincent Riotta
SCENE SENSIBILI: alcune scene sensuali
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Maurizio Gucci (Adam Driver) è un giovane studente. Si innamora di Patrizia (Lady Gaga) e contro il volere del padre si sposa. Innamorati, felici e giovani Maurizio e Patrizia iniziano a lavorare insieme fino a quando qualcosa si incrina.

Il titolo del film prende spunto dall’omonimo libro di Sara Gay Forden House of Gucci. Una storia vera di moda, avidità, crimine, in Italia edito da Garzanti. Da 500 pagine gli sceneggiatori del film hanno tratto quasi tre ore di film.

La trama è forte. Appartiene alla storia della moda italiana perché dietro il marchio Gucci c’è un mondo fatto di persone, soldi, talento, idee e star. I protagonisti sono nuovi per il regista Ridley Scott conosciuto in Italia per film dal sapore insieme autoriale e popolare come Alien, Blade Runner, Il gladiatore.
La storia ha inizio da Maurizio Gucci, giovane studente che porta occhiali grandi e si muove ancora con una goffaggine quasi adolescenziale. Ad una festa in maschera si improvvisa cameriere su richiesta di Patrizia che non crede ai suoi occhi: ha davanti un Gucci il cui marchio già si sta facendo strada.
Patrizia non ha dubbi e già dal giorno successivo decide che Maurizio le piace e deve conquistarlo. Tra i due scatta subito tutto. I due sono innamorati e vogliono sposarsi. Ma Rodolfo Gucci, il padre di Maurizio, non è d’accordo. E da lì, dal muro parentale, ha inizio la storia intrisa di piccoli e grandi drammi. Maurizio e Patrizia sembrano due persone normali perché sono mossi da desideri normali, come creare una famiglia, portare avanti l’azienda paterna. Ma normali loro non lo sono.

Un adattamento cinematografico salvato dagli attori

I due protagonisti si innamorano, crescono, diventano genitori e proprietari (Maurizio presidente del marchio Gucci) e Patrizia, in qualche modo, non è mai passiva, ma è soggetto attivo e usufruisce delle rendite Gucci. Iniziano a subire anche il peso della pirateria che rende borse, oggetti e vestiti replicabili e vendibili anche a un ceto semplice. Tutto ciò inizia in qualche modo ad appesantire Patrizia e qualcosa, dentro la testa di suo marito, si incrina.
E questa ferita che piano piano si insinua in questa storia d’amore diventa così importante e così forte che Maurizio si accorge di non essere più innamorato.

Cinema o televisione?

House of Gucci è un film che si ricorderà per la potenza espressiva attoriale.
Tutti (forse quello che ha una performance minore rispetto agli altri è lo stesso Al Pacino) entrano nel ruolo e diventano quei personaggi che conosciamo. Ma la storia, che ha subito poi numerose critiche e attacchi dalla stessa famiglia Gucci, non è una storia propriamente cinematografica. Questo film, che ha un’intensa struttura narrativa che non raccontiamo interamente, potrebbe assomigliare di più a una serie televisiva che a un film per il cinema. La narrazione attraversa anni intensi, pieni di storia, ma rimane una certa episodicità: il suo destino migliore sarebbe stato quello di appartenere a una piattaforma di streaming perché il linguaggio di House of Gucci è un linguaggio popolare e più tipico delle serie.

Emanuela Genovese

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