SCEGLIERE UN FILM

I puffi – Il film


TITOLO ORIGINALE: Smurfs
REGISTA: Chris Miller
SCENEGGIATORE: Pam Brady
PAESE: USA
ANNO: 2025
DURATA: 92'
ATTORI: Rihanna, John Goodman, James Corden e Nick Offerman
SCENE SENSIBILI: Nessuna
1 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 5

Puffo senza nome, in cerca del suo talento e del suo ruolo, scopre per caso di avere i poteri magici. La cosa però attira l’attenzione di Razamella, fratello di Gargamella, che da un’altra dimensione riesce a localizzare il villaggio dei puffi, rapendo Grande Puffo: vuole infatti sapere dove ha nascosto il quarto ed ultimo libro di magia, che l’alleanza intergalattica dei maghi malvagi (quattro come i libri) agogna per ottenere poteri illimitati, cancellare tutto il bene dal mondo e finalmente governarlo con il male. Un manipolo di puffi, tra cui Senza Nome e Puffetta, si lancia così alla ricerca di Ken, fratello di Grande Puffo, l’unico che può aiutarli a ritrovarlo, liberarlo e di conseguenza salvare il pianeta…

 

Il giro del mondo

Non hanno bisogno di troppe presentazioni i piccoli protagonisti di questo film, il quarto lungometraggio che racconta il mondo ed i personaggi creati dal fumettista belga Peyo, il terzo realizzato in tecnica mista (anche se a questo giro la parte live action è veramente ridotta al minimo), il primo prodotto da Paramount.

Anche in questa occasione viene abbandonata quasi completamente la location boschiva e medievale – tipica dei cartoni ad episodi – per lanciarsi in un giro del mondo in grande stile, riprendendo il fil rouge che anche nei primi due lungometraggi (I Puffi e I Puffi 2) aveva portato i minuscoli ometti blu fino a gigantesche metropoli….

Così, dopo New York e Parigi, i puffi tornano di nuovo nella capitale francese ma solo per un breve passaggio, a cui segue Monaco di Baviera e poi, per non farsi mancare nulla, c’è spazio anche per un’escursione nell’outback australiano.

 

Senza nome

Al netto dell’ambizioso setting che fa da sfondo a questa avventura, la trama fila via bene – nonostante un paio di interruzioni musicali, in cui si mettono a cantare – grazie ad alcuni misteri che catturano l’interesse (anche perché, chi sono tutti questi personaggi mai visti né sentiti? Tocca vedere il film fino alla fine per scoprirlo) e alla rapidità con cui si susseguono le svolte che portano avanti le avventure di questo gruppetto di puffi nella missione di salvataggio del loro amatissimo capo villaggio.

Tra questi coraggiosi, spiccano per centralità Senza nome e Puffetta (sì ancora lei, protagonista anche negli altri film) in termini di minutaggio ma anche a livello tematico dove tengono banco i mille dubbi dell’inedito (ma solo una delle tante new entry) puffo senza arte né parte, privo di particolari capacità o caratteristiche che lo contraddistinguano dal resto dell’informe massa blu: questa condizione di indefinitezza è radice di una serie di domande esistenziali che la piccola creatura antropomorfa si trascina dietro per tutto il corso del film: chi sono? a che servo? che ci faccio qui?

Come se non bastasse, c’è spazio anche per una spruzzata di determinismo che incombe su Puffetta, che è stata creata malvagia da Gargamella e quindi, almeno secondo il perfido mago pasticcione, dovrebbe continuare ad esserlo.

 

Chi più ne ha più ne metta

Al netto di tutte queste cose, come probabilmente avrete capito, in questo film la posta in gioco si alza perché in ballo non c’è solo sopravvivenza del villaggio o di qualcuno dei suoi membri, bensì la salvezza del mondo intero. A rafforzare il tutto, ci sono all’inizio e nel corso della storia importanti rivelazioni sulle origini dei puffi, oltre al racconto di un terribile scontro nel passato che conferisce al film una vena insolitamente epica. L’ironia e il tipo di comicità invece sono sempre la stesse.

Concludendo, il film forse lascia la sensazione generale che per spaziare e sfruttare le infinite possibilità del reboot, questa volta ci si sia spinti un po’ troppo oltre, tradendo l’omogeneità narrativa degli altri film e del concept originale. Forse il risultato è un po’ dispersivo ma comunque divertente, soprattutto per i bambini.

 

 

Gabriele Cheli

Tag: , , , ,