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Il Gatto con gli Stivali 2 – L’ultimo desiderio


TITOLO ORIGINALE: Puss in Boots: The Last Wish
REGISTA: Joel Crawford
SCENEGGIATORE: Paul Fisher
PAESE: USA
ANNO: 2022
DURATA: 102'
ATTORI: con Salma Hayek, Antonio Banderas, Florence Pugh, Olivia Colman e con le voci italiane di Diego Suarez, Francesca Guadagno, Riccardo Suarez, Margherita De Risi
SCENE SENSIBILI: nessuna
1 vote, average: 4,00 out of 51 vote, average: 4,00 out of 51 vote, average: 4,00 out of 51 vote, average: 4,00 out of 51 vote, average: 4,00 out of 5

Il Gatto con gli Stivali, rimasto con una sola vita, si mette alla ricerca della leggendaria Stella dei Desideri per chiedere di riavere indietro le vite che ha perso sbadatamente durante le sue avventure. Ma non è l’unico a cercare la stella: anche Zampe di Velluto, Riccioli d’oro e Jack Horner sono sulle sue tracce. Il Gatto con gli Stivali dovrà arrivare prima degli altri per realizzare il suo desiderio.

Un racconto allegorico

Spin off del franchise Shrek e sequel de Il Gatto con gli Stivali, uscito nelle sale nel lontano 2011, Il Gatto con gli Stivali 2 annuncia il grande ritorno di uno dei personaggi più amati del mondo Dreamworks.
Una delle primissime scene del film permette, con una concitata canzone, di spolverare i cassetti della memoria dei rodati spettatori del franchise e di presentare Gatto anche a chi non ne ha mai sentito parlare. Gatto è una leggenda, sprezzante del pericolo, ha sempre affrontato avventure e minacce senza paura. D’altronde che cos’è una vita per un gatto? Nulla di cui davvero prendersi cura, visto che ne ha nove da spendere come più gli piace… peccato che, senza neppure accorgersene, tra una sconsideratezza e l’altra, otto vite gli siano passate tra le zampe… e qualcuno ora è pronto a chiedere conto anche dell’ultima: la Morte, impersonata da un terrificante Lupo Cattivo, le cui fattezze potrebbero suggestionare gli spettatori più piccoli e sensibili. Gatto (e il pubblico con lui) per la prima volta ha paura. Il nostro eroe, deposta la spada, volta le spalle al pericolo e fugge, ritirandosi da una gattara e perdendo ogni dignità. Nel frattempo alcuni dei personaggi più noti della tradizione popolare inglese si danno da fare: tra questi troviamo la fiabesca Riccioli d’oro accompagnata dalla fedele famiglia adottiva degli orsi, il malvagio Jack Horner, arrivato con le sue torte direttamente dalle filastrocche per bambini, e Kitty Zampe di Velluto, già nota al pubblico del primo film. Quando Gatto scopre che sono tutti alla ricerca della Stella dei Desideri, si risveglia dal suo torpore: esprimendo un desiderio può riavere indietro le sue otto vite e tornare a essere la leggenda che tutti conoscono. Grazie alle prove della Foresta Oscura e al candore delle parole di Perrito, un cane abbandonato che si spaccia per gatto e spalla alla “Ciuchino” del felino con gli stivali, Riccioli, Kitty e Gatto riscoprono che non hanno bisogno di una stella per essere felici e che i loro desideri sono già realizzati: di vita ne basta una se vissuta con qualcuno che si ama.

Un buon prodotto visivo

Nonostante una trama ben costruita e profonda, qualcosa, fin dai primi minuti della pellicola, sembra stonare: sono le voci italiane a lasciare perplesso il pubblico appassionato del franchise. Per chi è cresciuto con Shrek, infatti, Gatto e Antonio Banderas sono un tutt’uno inscindibile, eppure, questa volta, l’attore non compare nel cast dei doppiatori. Un dettaglio, questo, che distrae lo spettatore dalla vicenda così come l’accento marcatamente napoletano di Riccioli e degli Orsi che, benché dia una nota umoristica al film, risulta piuttosto straniante in un mondo fiabesco e spagnoleggiante che non ha nulla a che fare con l’Italia o la Campania.
Grazie a una animazione vivace e studiata nel dettaglio che rallenta nelle scene di azione per trasformarsi e mutare stile, strizzando l’occhio agli anime giapponesi e alle pennellate corpose di alcuni fumetti, Il Gatto con gli Stivali 2 è un ottimo prodotto per tutta la famiglia. La profondità delle tematiche che affronta richiede che la visione venga approfondita da un dialogo tra grandi e piccoli nel viaggio di ritorno verso casa.

Chiara Comotti

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