Kung Fu Panda 4

Secondo il maestro Shifu per Po è arrivato il momento di diventare leader spirituale della Valle della Pace. Per fare questo Po deve lasciare il suo ruolo di Guerriero Dragone e trovare un sostituto. Un nuovo nemico però minaccia la tranquillità della Valle: per Po è giunto il momento di intraprendere l’ultima avventura prima di passare il testimone al suo successore.

Successo non scontato

A otto anni di distanza dal terzo film, Kung Fu Panda torna al cinema con un quarto capitolo che sembra essere una dichiarazione di intenti del franchise d’animazione ispirato alle arti marziali: arriva un momento in cui si può e si deve cambiare, lo si può fare rinnovandosi e senza tradire se stessi. Al quarto capitolo è facile sentire la stanchezza della scrittura, cadere nel già visto o snaturarsi per raccontare qualcosa di nuovo, ma gli sceneggiatori di questo film riescono dove molti hanno fallito e raccontano una storia che guarda al futuro senza tradire il passato. Lo dimostrano i numeri: Kung Fu Panda 4 ha richiamato nelle sale non solo famiglie con bambini, ma anche adolescenti e giovani adulti che con il franchise ci sono cresciuti, forte di quell’effetto nostalgia a cui i blockbusters hollywoodiani non sanno più rinunciare, incassando così, al momento in cui scriviamo, più di 500 milioni di dollari al botteghino globale. La Dreamworks si approccia al pubblico variegato della sala con un’animazione colorata e dinamica che echeggia la narrativa degli anime shonen e i più famosi action movie orientali, con un tema caldo per i giovani d’oggi, imbevuti del presente e timorosi delle scelte e dei cambiamenti che il futuro porta, incrinando le certezze e il benessere del qui ed ora.

Il Po che c’è in te

Mancano in questo sequel il brio e la comicità che nascono dallo scontro di caratteri dei cinque cicloni. A fare da spalla a Po tornano i suoi due spassosi padri (quello naturale e quello adottivo), che ancora una volta mettono da parte le loro differenze per aiutare il figlio. Gli sceneggiatori aprono le porte anche a nuovi personaggi come Zhen, volpe orfana cresciuta come ladra in una grande città, e i suoi amici-nemici dei bassifondi tra cui spiccano tre coniglietti pucciosi nell’aspetto ma maligni negli intenti. Tornano tutti i nemici che il nostro eroe ha affrontato nel passato, grazie a un cattivo al femminile che fa davvero paura (allertate i più piccoli).
Kung Fu Panda 4 parla di diversità, accettazione e crescita personale, con una struttura narrativa classica, forse un po’ prevedibile per il pubblico adulto. Questo quarto capitolo del franchise è un racconto d’azione e comicità che regala piccole perle di saggezza: in questo panda che è figlio, eroe riluttante, amico irrimediabilmente buono, grandi e piccoli possono riconoscere una parte di sé.

Chiara Comotti