A Sabaudia, Elsa ha riunito i suoi amici per festeggiare i suoi 50 anni. La notizia della possibile esplosione di un asteroide sulla Terra, però, mette in discussione il loro rapporto con sé stessi e con la verità.
Il fisico Carlo Rovelli ha scritto L’ordine del tempo per raccontare cosa abbiamo compreso del valore del tempo fino ad adesso, dal punto di vista della scienza. Un libro scientifico che ha ispirato Liliana Cavani, una delle più grandi registe italiane, che ha regalato opere importanti per il cinema e per la televisione, dalla miniserie Francesco a Il gioco di Ripley.
Ed è il tempo, o meglio il nostro rapporto con il tempo, a costruire la storia corale de L’ordine del tempo, presentato fuori concorso al Festival di Venezia, edizione 2023.
È quasi estate ed Elsa (Claudia Gerini) e Pietro (Alessandro Gassmann) invitano i loro amici nella loro casa al mare. Elsa sta per compiere 50 anni e vuole le persone più care al suo fianco. Da tempo è sposata con Pietro e hanno una figlia quasi liceale.
I loro amici sono tanti e diversi: c’è Greta (Valentina Cervi) e il marito psicanalista Jacob (Fabrizio Rongione), c’è Jasmine (Angeliqa Devi) una giornalista straniera, c’è l’esperto dei mercati finanziari Viktor (Richard Sammel) con la moglie o compagna Paola (Ksenia Rappoport).
Subito dopo arrivano Enrico (Edoardo Leo) un fisico esperto ossessionato dalla professione e dall’università e Giulia (Francesca Inaudi) anche lei una studiosa che ha una zia suora (Angela Molina) sua confidente.
Però tutti sono lì insieme a festeggiare ma nessuno, tranne Enrico e Giulia, sembra consapevole di una notizia poco rassicurante che proviene dal Sudamerica. A svelarlo è la domestica della padrona di casa. Ad una velocità inaspettata l’asteroide Anaconda si sta avvicinando sempre di più verso la Terra. Sembrava lontana ma i nuovi calcoli dimostrano che il suo avvicinamento potrebbe essere devastante e potrebbe distruggere la Terra.
La paura della morte imminente fa nascere la domanda: come stiamo vivendo? Stiamo facendo quello che davvero vogliamo? Sappiamo chi siamo e chi vogliamo essere? Abbiamo scelto chi davvero amiamo?
Film corale paragonabile nell’ambientazione a Il grande freddo e Le invasioni barbariche, L’ordine del tempo parte da un grande presupposto: cosa è il tempo per ciascuno di noi?
Pieno di rivelazioni personali sui desideri e sul passato, il film ha una grande debolezza: le rivelazioni, seppure credibili sulla carta, sembrano artificiose. Dovrebbero avere conseguenze almeno emotive ma le risposte dei personaggi sono secche, mai fuori dalle righe.
Lo spettatore osserva l’evoluzione narrativa di ciascuna storia, di ciascuna coppia. Senza rivelare nulla si può affermare che lo stupore nasce non tanto per le storie segrete e poi rivelate, quanto per le reazioni asciutte dei personaggi e le conseguenze scarsamente emotive.
Se pur il cast è forte e ben scelto il problema più grande del nuovo film di Liliana Cavani risiede proprio nella struttura narrativa e nella sceneggiatura scritta insieme a Paolo Costella, conosciuto più per le commedie e i drammi popolari (come Perfetti Sconosciuti, A casa tutti bene, La fidanzata di papà) che per le storie intime.
Emanuela Genovese
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