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Rapiniamo il Duce


TITOLO ORIGINALE: Rapiniamo il Duce
REGISTA: Renato De Maria
SCENEGGIATORE: Renato De Maria
PAESE: Italia
ANNO: 2022
DURATA: 90'
ATTORI: Pietro Castellitto, Matilda De Angelis, Filippo Timi e Isabella Ferrari
SCENE SENSIBILI: Violenza nei limiti del genere; qualche scena lievemente sensuale
1 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 5

Milano, 1945. Siamo agli sgoccioli del secondo conflitto mondiale. Pietro, detto Isola, è un ladro che vuole tentare un colpo leggendario: rubare il tesoro di Mussolini, custodito in città, nella rischiosissima “zona nera”. Nonostante la sua fidanzata Yvonne cerchi di distoglierlo, Pietro è deciso, progetta tutto nel dettaglio e mette insieme una banda di scalmanati. L’impresa è ambiziosa e certamente complessa: riusciranno i nostri eroi a rapinare il duce?

La “storia quasi vera di un colpo leggendario”

Così recita il sottotitolo del film targato Netflix e diretto da Renato De Maria, per sottolineare che qui lo sfondo storico è solo un pretesto, semplicemente la cornice di una storia che va avanti senza seguire necessariamente le tracce del passato. È una scelta precisa e lo si intuisce subito dalla colonna sonora, volutamente anacronistica (Se bruciasse la città di Massimo Ranieri e Tutto nero di Caterina Caselli, solo per citare alcuni brani), che contribuisce bene a confezionare una pellicola dal carattere molto pop. A questo intento, probabilmente, risponde anche l’idea di rappresentare con disegni in stile fumettistico la descrizione delle varie fasi del colpo messo a punto dal capobanda, Isola.

Dal punto di vista della sceneggiatura si poteva senz’altro fare di meglio, è evidente qui che l’azione ha la meglio sui dialoghi. I personaggi sono ben tratteggiati: c’è il cattivone, il gerarca Borsalino, la sua ex moglie Nora, attrice decaduta e desiderosa di vendetta nei confronti del marito che la tradisce con una donna più giovane, Yvonne. E poi Pietro, alias Isola, il ladro che sogna di rifarsi una vita con il colpo del secolo, ma mai disposto a rinunciare o a mettere a rischio il suo amore per la bella Yvonne. Il resto della banda è una compagine di personaggi con talenti e caratteri diversi, ma ugualmente uniti dalla volontà di compiere un colpo ad altissimo rischio. Nessuno di loro ha chissà quale background, ma non importa perché la storia è abbastanza surreale e il suo ritmo è tale che l’unica cosa che interessa allo spettatore è sapere se la rapina andrà in porto oppure no.

Rapiniamo il duce è un film d’azione (un caper movie, come in gergo vengono definiti i film sulle rapine o sulle truffe) dal tono leggero, dove la tensione non sfocia mai nel vero dramma, poiché l’intento preciso è quello di intrattenere il pubblico con una trama tutto sommato avvincente e una bella confezione (cast, colonna sonora, fotografia e regia), funzionale allo scopo.

Francesca Di Maio

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