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Red Sparrow


TITOLO ORIGINALE: Red Sparrow
REGISTA: Francis Lawrence
SCENEGGIATORE: Justin Haythe
PAESE: Usa
ANNO: 2018
DURATA: 139'
ATTORI: Jennifer Lawrence, Joel Edgerton, Matthias Schoenaerts, Jeremy Irons, Charlotte Rampling.
SCENE SENSIBILI: turpiloqui, una scena di stupro; scene violente, scene di nudo e di sesso; scene di tortura.
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Dominika Egorova è un’affermata ballerina di balletto classico, ma un brutto incidente, causato intenzionalmente, le stronca la carriera. Con una madre malata che conta solo su di lei e senza lavoro, Dominika accetta l’aiuto dello zio, vicedirettore dei servizi segreti russi. L’uomo, sfruttando la sua bellezza, le chiede prima di compiere una missione per conto dello Stato e successivamente la arruola come spia. Dominika inizia a frequentare la Sparrow School, una dura scuola di formazione per spie. Divenuta una temibile Red Sparrow, viene mandata in missione sotto copertura e avrà il compito di sedurre l’agente della CIA Nathaniel Nash, per farsi dire chi è la talpa che gli americani hanno all’interno dello spionaggio russo.

Americani e Russi, eterni nemici

Red Sparrow, oltre a essere un film decisamente troppo lungo, è una pellicola cruda e spietata, ma che presenta un colpo di scena finale davvero imprevedibile e da manuale.
In un rinnovato clima da guerra fredda come quello contemporaneo, il cinema ripropone un grande classico del genere spionistico, in cui americani e russi sono nuovamente contrapposti.

Lunghe ed estenuanti scene di violenza e tortura

Il film, un connubio tra spy story ed action movie, alterna scene d’azione, a scene di nudo o sesso, fino a vere e proprie scene di tortura. Il personaggio di Dominika, interpretato da una Jennifer Lawrence ormai icona del girl power cinematografico, è quasi del tutto privo di pietà. La giovane non tentenna mai e la sua trasformazione da ballerina a spia crudele e impavida è piuttosto repentina.
Lo spettatore, nonostante alcuni momenti di maggiore stanchezza dovuti all’eccessiva durata della pellicola (quasi due ore e mezza!), rimane tuttavia incollato al dipanarsi della trama, che si muove in bilico tra due sistemi nemici. È Dominika stessa a passare da una parte all’altra, contesa tanto dei russi, quanto dagli americani, tra doppi giochi e ribaltamenti narrativi.
All’interno del cast, ritroviamo anche un’algida Charlotte Rampling, qui nella parte dell’austera direttrice della Sparrow School, che insegna alle giovani spie come aggirare gli americani, anche se ciò spesso vorrà dire sottostare a pratiche sessuali umilianti, al fine di conquistarsi il favore dei nemici, fingendo di far parte della loro società degenerante, agli antipodi rispetto alla grande madre Russia.
Joel Edgerton ricopre invece il ruolo dell’americano Nathaniel Nash, agente della CIA con cui Dominika diventa molto intima. Il suo personaggio sembra una figura fin troppo positiva per la posizione che incarna, dando da subito una chiara direzione ideologica al film: da una parte ci sono i russi, cattivi e torturatori, dall’altra gli americani, che concedono a Dominika la prospettiva di un futuro diverso.

Un eccesso di realismo che non aggiunge nulla al film

In Italia il film è stato vietato ai minori di quattordici anni, mentre negli Stati Uniti è etichettato come “restricted”. Se le scene di sesso e violenza sono ormai sdoganate all’interno di più generi narrativi, le scene di tortura (qui sempre ad opera dai russi) sono piuttosto prolungate ed eccessive. Non viene risparmiato nulla allo spettatore, in un eccesso di realismo che però non aggiunge nulla al film e anzi, lo rende inappropriato per una gran fetta di pubblico. Gli incassi relativamente bassi (46 milioni in Usa, poco di più nel resto del mondo) sembrano esserne una conferma.

Eleonora Fornasari

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