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The Miracle Club


TITOLO ORIGINALE: The Miracle Club
REGISTA: Thaddeus O’Sullivan
SCENEGGIATORE: Jimmy Smallhorne, Timothy Prager e Josh Maurer
PAESE: Irlanda, Regno Unito
ANNO: 2023
DURATA: 100'
ATTORI: Kathy Bates e Maggie Smith
SCENE SENSIBILI: nessuna
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Dublino, 1967. La tranquilla vita di tre amiche viene scossa dalla morte dell’amica Maureen. Per assistere al funerale, torna dall’America Chrissie, la figlia di Maureen, incontrando la resistenza delle tre amiche della madre che non la vedevano da quarant’anni. Ma lo strano trio dovrà superare l’astio quando vincono un viaggio a Lourdes…

Due premi oscar a Lourdes

Il film tranquillo e riposante di O’Sullivan pone le sue basi sull’interpretazione di due attrici di caratura internazionale come Maggie Smith e Kathy Bates. La trama sin troppo semplice non annoia grazie alla convincente prova delle due attrici Premi Oscar, che continuano a duellare tra ironia e dramma su due visioni agli antipodi della fede: se Lily, interpretata dalla Smith, non ha perso la fede nonostante la perdita del suo unico figlio in mare, Eileen (Kathy Bates) sembra perderla quando di Lourdes conosce solo la parte turistica.

Un viaggio a vuoto?

“Questo è un road movie, un viaggio di scoperta dove non sai cosa troverai alla fine. Tutto ciò che le protagoniste sanno è che si stanno lasciando la vita alle spalle”: parole del regista Thaddeus O’Sullivan, che anche nel presentare il film non si sbilancia, come fa d’altronde per tutto il film per non voler dare un dispiacere né ai fedeli né agli agnostici. Il risultato è appunto che non si capisce cosa si trova alla fine, se non un senso di comunità ritrovata.
Forse è proprio questo il messaggio, perché il viaggio delle quattro amiche sembra più una fuga che una ricerca di senso: Lourdes è una cartolina e non sembra affatto un luogo dell’anima e la delusione delle amiche, cresciute nella tradizione ultracattolica irlandese, è palpabile. Sarà lo stare insieme, il confronto obbligato che impone la narrativa del viaggio ad appianare le divergenze e pian piano aggiustare tutto tra le protagoniste.
Lourdes rimane pertanto una meta come un’altra, una montagna che partorisce un topolino, seppur felice come quello dell’amicizia ritrovata.

Claudio F. Benedetti

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