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Tutti lo sanno


TITOLO ORIGINALE: Todos lo saben
REGISTA: Asghar Farhadi
SCENEGGIATORE: Asghar Farhadi
PAESE: Spagna, Francia
ANNO: 2018
DURATA: 130'
ATTORI: Penélope Cruz, Javier Bardem, Ricardo Darín, Eduard Fernández, Bárbara Lennie, Carla Campra
SCENE SENSIBILI: qualche dialogo a sfondo sessuale
1 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 51 vote, average: 3,00 out of 5

In un paesino della Spagna vive la famiglia di Laura e, quando si sposa la sorella, lei torna dall’Argentina, con i due figli. Ma la più grande, Irene, viene rapita.

Sentimenti, rancori e risentimenti mai sopiti nella Spagna ancestrale

Tutti lo sanno è il ritornello di questo film. Tutti sanno che Laura (Penélope Cruz) è appena arrivata dall’Argentina. Suo marito Alejandro (il bravissimo attore Ricardo Darín) è rimasto a casa, mentre lei è di nuovo in Spagna, nel paesino natale, insieme ai suoi due figli, per partecipare al matrimonio di una sorella. Irene (Carla Campra), la figlia più grande di Laura, ha 16 anni. Tutti lo sanno che Laura ha amato per tanto tempo Paco. Dentro lo spazio del campanile, dove le coppie giovani si ritrovano, ci sono ancora le iniziali scritte di Laura e Paco, che suggellano il loro amore passato. E dopo la cerimonia nuziale, quando il momento della festa è arrivato, gli invitati si divertono, ballano, bevono. Anche Irene, forse troppo. Non si sente bene e va a dormire. Ma la festa, in poco tempo, è destinata a trasformarsi in tragedia. Irene è scomparsa, sul suo letto sono stati lasciati ritagli di una bambina rapita e poi uccisa. Uno scherzo? Le lacrime di Laura trovano spiegazione in un messaggio che riceve direttamente sul telefonino: Irene è stata rapita e Laura non deve chiamare la polizia. Deve consegnare, in cambio della vita della figlia, un riscatto pari a 300mila euro.
In un attimo la gioia lascia il posto alla disperazione. E pian piano, giorno dopo giorno, la disperazione si trasforma in sospetto e paura. Soprattutto quando il marito di Laura e padre di Irene raggiunge i familiari. Tutti lo sanno che ci sono ancora sentimenti, rancori, risentimenti, dissapori atavici nella famiglia e nel paesino. E rabbia anche nei confronti della fede dichiarata con semplicità dallo stesso Alejandro.

Un film ben scritto, ma non indimenticabile

Il nuovo film del regista iraniano Asghar Farhadi è il primo girato in Spagna, dopo il francese Il passato. Farhadi è un autore che conosce bene il cinema, che ha vinto ben due Oscar per il film in lingua straniera con le pellicole Una separazione e Il cliente. È un regista di fama internazionale ed è fonte di ispirazione di molti nuovi registi. Eppure questo film, perfetto nel cast e nella regia, ha qualcosa che non funziona. Tutti lo sanno è molto ben scritto, ma non come lo è l’indimenticabile Una separazione. I suoi dialoghi sono fin troppo didascalici, le svolte narrative sono fin troppo esplicite. Da parte di un autore come Farhadi la storia di Tutti lo sanno avrebbe meritato una profondità maggiore. Certo lui si conferma come un regista che riesce a trasformare i temi del suo cinema, come il sospetto, il passato, i ricordi e le ferite soggettive, in un materiale sempre inedito e sempre capace di aprire nuovi orizzonti narrativi. Eppure Farhadi, che con questo film è andato in concorso al Festival di Cannes, sembra aver ceduto la regia della storia alla drammaticità della serie televisiva. Ovvero Tutti lo sanno sarebbe stato un perfetto film per la televisione, magari a più puntate. I personaggi raccontati (il film dura due ore) rischiano di essere sempre gli stessi, dall’inizio alla fine. Le ansie si trasformano in angosce, si aprono voragini personali, ma le tensioni accumulate, scatenate dal rapimento ingiusto di Irene, si spostano sempre sui sentimenti del proprio personaggio rischiando di appiattire la giusta emotività della storia. Come avviene nella scena, fin troppo lunga, della scoperta (al pubblico) degli autori del rapimento.

Scegliere un film 2019

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